Attirati dall'amore

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 44-51

In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».


Tra la fede in Gesù e Gesù stesso c’è una corrispondenza: Gesù è stato mandato agli uomini dal Padre affinché questi credano che egli è il figlio di Dio; possono dunque pervenire alla fede in Gesù solo coloro che il Padre attira a lui. Questo attirare è un movimento d’amore che Israele ha sempre sperimentato e testimoniato come origine del suo rapporto con Dio.
Il profeta Amos, per esempio, dice: “Soltanto voi ho conosciuto tra tutte le stirpi della terra (3,2); e il libro dell’Esodo: “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile (20,2). Israele può affidarsi a Dio come suo Dio e camminare sulle sue vie. Il profeta Osea afferma che quest’amore di Dio per il suo popolo è simile a quello di uno sposo per la sua sposa: “Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore (2, 21-22), o a quello di un padre per il figlio: “Quando Israele era fanciullo, io l’ho amato e dall’Egitto ho chiamato mio figlio […] Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d’amore, ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare (11,1.4); e Geremia: “Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele” (31,3).
Ne consegue che, senza quest’amorevole attenzione di Dio, a nessuno è possibile trovare la via della fede in Gesù, ma anche che nessuno ne è escluso. Qui non si dice che Dio attira a Gesù una persona e non l’altra, ma piuttosto che ogni percorso di fede verso Gesù è un dono personale di Dio. Ciò viene confermato nel v. 45 con una citazione dalla Scrittura (Is 54,13): “Tutti saranno istruiti da Dio”, ossia ogni uomo riceve dal Padre di udire che Gesù è il figlio di Dio, mandato per dare vita eterna al mondo.

P. Nino, parroco

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